Quanto manca alla fine di questo interminabile inverno?!! Beh, la risposta la sappiamo tutti: più o meno due mesi. Vi sento già sbuffare, laconici, “Ok, si accettano consigli su come sopravvivere!”. Ed è proprio quello che vorrei darvi oggi. Uno spunto su come arrivare in fondo a questa stagione che, a maggior ragione negli ultimi anni, complici i bollettini di guerra sui contagi, la zoom fatigue e magari l’impossibilità di praticare alcune attività che ci rallegrano, è riuscita ad avvilirc ancora di più.

Personalmente, ho scoperto che l’antidoto migliore al winter blues è quello di apprezzare i doni che l’inverno ci riserva e dotarsi di rituali per celebrarlo. Nell’articolo Fit durch den Winter mit ätherischen Ölen vi avevamo parlato degli oli essenziali adatti all’inverno e come divertirsi a usarli. Un altro bel “gioco” da fare in inverno è quello di scoprire sempre nuove varietà di verdure stagionali e sperimentare in cucina, con piatti il più possibile colorati e allegri oltre che buoni.

Giocare con le verdure non aiuta solo a ritrovare momenti di buon umore e calma zen (a me tagliarle rilassa da morire), ma anche a mettere in pratica almeno una parte di quella sfilza di propositi che ci eravamo dati: passare a un’alimentazione più sana e ricca di fibre, rispettare l’ambiente privilegiando ortaggi a km zero, rafforzare le difese immunitarie e … completate voi la lista.

Oggi vorrei presentarvene alcune, proponendovi modalità di preparazione a cui forse non avevate ancora pensato. Pronti per un viaggio nel magico mondo delle verdure invernali?

Sedano rapa

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La sua stagione va da gennaio ad aprile. Lo so, è antipatico da pelare se non si dispone di un buon pelapatate ma una volta cucinato si viene ricompensati dal sapore ricco e insolito. È sicuramente ottimo lessato e saltato in padella con le erbe, magari messe vie in estate come quelle che vi facevamo vedere in questo

Video.

Mia mamma fa un’ottima insalata con il sedano rapa grattugiato o tagliato a julienne con l’apposito attrezzo, condito a piacere con un trito di olive, capperi, acciughe, prezzemolo, erbe mediterranee, olio e limone. Se non siete perennemente a dieta, aggiungete e un paio di cucchiai di maionese e uno di mostarda di Digione.

Rapa rossa (o barbabietola)

È vero, si trova tutto l’anno nelle buste di plastica sottovuoto, ma se la si vuole acquistare quando è di stagione, adesso o mai più.

In pentola pressione si cuoce in 15-20 minuti. Se la pelate prima di cuocerla potete bere anche il suo succo, ricco di antiossidanti. Dopodiché la potete fare raffreddare e utilizzare, tagliata a tocchetti per un’insalata ricca, ad esempio a base di noci, gorgonzola e rucola.

Vi propongo anche un coreografico piatto di antipasto con rape cotte affettate e arricchite con il trito che vi ho proposto sopra per il sedano rapa:

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Foto di A. Rondanini

Nella cucina russa è molto apprezzata la zuppa di barbabietola, insieme ai porri e con un cucchiaio di panna. L’ho assaggiata a casa di un’amica e mi sono riproposta di cucinarla nel corso dell’inverno.

Cavolfiori

Sì, avete letto bene. Cavolfiori al plurale e non cavolfiore. Perché al classico cavolfiore bianco che tanto odiavate da piccoli, si sono affiancate varietà allegre e colorate: arancione, verde e viola.

Anche qui non potrei non proporvi due idee di preparazione amorevolmente tramandate di madre in figlia:

1) Cottura sulla griglia del forno: li rende croccantissimi e appetitosi.

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2) Leggermente lessati, impanati e fritti in padella, magari conditi con le famose erbe che vi proponevamo in questo video sulle patate della bisnonna Clelia

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Si mangiano anche crudi? Volendo sì! Vedere la sezione “pinzimonio” in fondo.

Pastinaca

Sembra la cugina “brutta” della carota. E infatti lo è, ho scoperto che appartengono alla stessa famiglia botanica. A me piace tagliata a rondelle e fritta nella padella wok, insieme ad altre verdure di stagione.

Ho scoperto che conferisce un sapore molto forte e caratteristico alle zuppe, sia quelle di ispirazione asiatica – con alghe, zenzero, miso e peperoncino per capirci, sia i classici minestroni europei.

Provatela ad esempio in un brodo riscaldante come quello che vi proponeva Nicole Schmidt nel suo articolo sulla cucina dei 5 elementi: https://saccani-translations.com/die-fuenf-elemente-ernaehrung-ein-gastbeitrag-von-nicole-schmidt/ Come si suol dire, l’apparenza inganna.

Porro

Chi come me lo ama e lo cucina tutto l’anno sarà contento di sapere che è la sua stagione. Le modalità per cucinarlo sono pressoché infinite. Poi è così bello, con la sua gradazione di colori dal bianco al verde scuro. Tagliarlo è una gioia per gli occhi!

Io lo metto praticamente ovunque: zuppe, risotti, piatti di pasta, sformati. Nella call di preparazione a questo articolo (sì c’è stata una call preparatoria), mia madre mi ha consigliato di provare a fare una zuppa vellutata con porri, patate e cipolle bianche. Vi farò sapere.

Cavoli… senza testa

Li ho chiamati così perché ho voluto raggruppare i cavoli appartenenti alla famiglia delle “acephala”. A loro non dedicherò molto spazio perché so già che sono molto in voga: il cavolo riccio o kale è molto amato dalle star, in virtù delle sue proprietà di detox:

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Ve ne avevo parlato anche nell’articolo sui superfood dell’anno scorso.

Anche a quello nero viene riconosciuto un sex appeal sempre maggiore.

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Recentemente ho scoperto una ricetta nel libro “Flavour” di Ottolenghi, che consiste nel sottoporre un povero lime essiccato a diverse “torture” per ricavarne un’essenza con cui insaporire un cavolo nero. Il tutto viene condito con salsa di yoghurt (che io come sapete faccio in casa). Ottimo se avete pazienza e se il lime non vi scappa dalla padella terrorizzato come il gambero della sirenetta.

Altri cavoli che non mancano nella mia tavola invernale: cavolo verde, cavolo verza e cavolo cappuccio. Anche loro ottimi cotti nella wok, con i loro compagni di sventura (altre verdure invernali) e conditi all’orientale con miso, zenzero & co.

Pinzimonio

“Non puoi non parlarne nell’articolo!” intimava mia mamma nella famosa call preparatoria. Quindi vi ricordo questa tradizione che consiste nel versare olio, aceto e sale in una ciotolina e intingerci dentro verdure a piacere. Ottimo anche da servire ai vostri ospiti e amici (immaginari) come antipasto detox.

Le verdure invernali che si prestano particolarmente per questa cura sono:

  • Ravanelli
  • Rape bianche e gialle
  • I cavolfiori colorati di cui parlavo sopra
  • Le carote (vi siete accorti che ne esistono di diversi colori?)

Tutte le altre verdure di questo articolo se vi piacciono così e soprattutto se le digerite.

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Secondo voi ho dimenticato qualche verdura di stagione importante? Scrivetemelo nei commenti, non vorrei che si offendesse (ahahahahahah).

Resisto alla tentazione di concludere con l’autoironico “seguitemi per altre ricette” che spopola sui social.

Meglio parafrasare Steve Jobs con il suo “stay hungry, stay foolish!”: rimanete curiosi e aperti verso altri sapori, ispirazioni culinarie, a prescindere dal credo alimentare che seguite. Ed esplorate il regno degli ortaggi invernali con gli occhi di un bambino in un negozio di caramelle!

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